Ultima settimana per la splendida mostra dedicata al Guercino al Forte Bard nelle sale delle Cannoniere. Figura centrale nella pittura del Seicento emiliano, Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino (Cento/Ferrara 1591, Bologna 1666) è oggetto di continue attenzioni, come scrive Elena Rossoni nell’introduzione al bellissimo catalogo, “soprattutto alla sua produzione per commissioni pubbliche, quali le importanti pale d’altare eseguite per chiese e basiliche, la realizzazione di affreschi dipinti in gioventù in case della borghesia centese e in seguito in palazzi delle gerarchie ecclesiastiche e nobiltà romane, sino alle decorazioni per chiese, come la cupola della cattedrale di Piacenza”. D’altra parte il Guercino ha realizzato numerose opere per altrettanti committenti privati ed è proprio da quelle collezioni che provengono i 54 capolavori esposti al Forte Bard. L’origine dei dipinti spazia dall’età giovanile fino alla maturità compiuta e, pur concentrandosi in gran parte su soggetti di carattere soggetto religioso, mitologico e letterario, offre una panoramica quanto mai esauriente dell’arte del Guercino e del suo “popolato mondo”, come scrive Raffaella Morselli, che comprende collezionisti, agenti, intermediari e banchieri. Molti di questi rapporti si evincono dalla lettura del Libro dei conti, tenuto con il fratello Paolo Antonio Barbieri, un registro accurato che è, a tutti gli effetti, una mappa delle relazioni del Guercino. Una sezione particolare è dedicata ai disegni, destinati all’uso didattico o preparatorio che il Guercino custodiva nella propria bottega. Un’appendice della mostra, realizzata in collaborazione con il Polo Museale dell’Emilia Romagna ed curata da Elena Rossoni e Luisa Berretti, è dedicata anche alle stampe, offrendo così una carrellata esauriente della vita e dell’arte del Guercino.
Il Guercino. Opere da quadrerie e collezioni del Seicento
www.fortedibard.it
www.fortedibard.it
fino al 30 giugno 2019.
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