martedì 25 giugno 2019

Forte Bard




Ultima settimana per la splendida mostra dedicata al Guercino al Forte Bard nelle sale delle Cannoniere. Figura centrale nella pittura del Seicento emiliano, Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino (Cento/Ferrara 1591, Bologna 1666) è oggetto di continue attenzioni, come scrive Elena Rossoni nell’introduzione al bellissimo catalogo, “soprattutto alla sua produzione per commissioni pubbliche, quali le importanti pale d’altare eseguite per chiese e basiliche, la realizzazione di affreschi dipinti in gioventù in case della borghesia centese e in seguito in palazzi delle gerarchie ecclesiastiche e nobiltà romane, sino alle decorazioni per chiese, come la cupola della cattedrale di Piacenza”. D’altra parte il Guercino ha realizzato numerose opere per altrettanti committenti privati ed è proprio da quelle collezioni che provengono i 54 capolavori esposti al Forte Bard. L’origine dei dipinti spazia dall’età giovanile fino alla maturità compiuta e, pur concentrandosi in gran parte su soggetti di carattere soggetto religioso, mitologico e letterario, offre una panoramica quanto mai esauriente dell’arte del Guercino e del suo “popolato mondo”, come scrive Raffaella Morselli, che comprende collezionisti, agenti, intermediari e banchieri. Molti di questi rapporti si evincono dalla lettura del Libro dei conti, tenuto con il fratello Paolo Antonio Barbieri, un registro accurato che è, a tutti gli effetti, una mappa delle relazioni del Guercino. Una sezione particolare è dedicata ai disegni, destinati all’uso didattico o preparatorio che il Guercino custodiva nella propria bottega. Un’appendice della mostra, realizzata in collaborazione con il Polo Museale dell’Emilia Romagna ed curata da Elena Rossoni e Luisa Berretti, è dedicata anche alle stampe, offrendo così una carrellata esauriente della vita e dell’arte del Guercino.

Il Guercino. Opere da quadrerie e collezioni del Seicento
www.fortedibard.it
fino al 30 giugno 2019.

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