giovedì 13 novembre 2025

Aosta


Dopo ventisei anni Chicco Margaroli torna a esporre alla Chiesa di San Lorenzo di Aosta. Il progetto Ad Atto affascina per l’attualità che lo connota. L’arte guarda alla scienza e questa inedita ricerca di Chicco Margaroli con Andrea Carlotto, artista audiovisivo, parte dal tema dell’adattamento degli esseri viventi a una realtà in continua metamorfosi, come ci suggerisce il titolo dell’esposizione. La mostra si compone di installazioni artistiche e multimediali che accolgono il pubblico in un’esperienza immersiva e dalla forte valenza didattica, che potrà essere apprezzata anche dalle scuole valdostane, a cui saranno dedicate attività specifiche di approfondimento. Chicco Margaroli, affascinata da gusci di noci, piante, latte e altri materiali naturali, attraverso le sue opere vuole offrire al pubblico un diverso e originale punto di vista, un’altra lettura del mondo biologico, che sottolinea l’urgenza di affrontare queste tematiche e diventa occasione per comunicare, suscitare emozioni e coinvolgere la collettività nell’azione comune. Da sempre sensibile ai temi ambientali, Chicco Margaroli ha interrogato i ricercatori per comprendere l’adattamento attraverso argomenti di attualità, quali la rete ecologica, la biodiversità, le specie esotiche, il tardigrado. Capace di sopravvivere in condizioni estreme, dalle vette delle montagne ai deserti più inospitali, il tardigrado è diventato per l’artista un esempio di adattabilità legato al tema dei cambiamenti climatici sul quale riflettere. Questa esposizione di arte contemporanea, è accompagnata da un testo critico di Paolo Pecere, filosofo e scrittore, docente di Storia della filosofia all’Università di Roma Tre e ruota intorno al tema della Natura, intendendo sottolinearne la fragilità strutturale e antropologica, ma anche la sostenibilità, nonché la capacità di rinnovo espressa dagli artisti attraverso metafore di grande impatto. È inoltre corredata da un catalogo bilingue italiano-francese riccamente illustrato, con i testi di  dello stesso Paolo Pecere, e poi di Andrea Carlotto, Daria Jorioz, Chicco Margaroli,, Stefano Sburlati e Santa Tutino. L’esposizione è a ingresso gratuito, fino al 3 maggio 2026.

La dimensione concettuale, meditativa e metafisica delle opere di Rolando Deval rinvia a una ricerca espressiva che Angela Madesani definisce “fatta di piccoli mutamenti, frutto di lunghe e approfondite riflessioni, in controtendenza con un’epoca riassuntiva e semplificante”. La mostra Rolando Deval. Grounds, un’esposizione di arte contemporanea, curata da Angela Madesani e coordinata da Daria Jorioz, è aperta fino al 15 febbraio 2026 presso la sede espositiva dell’Hôtel des États di Aosta, ed è composta di eleganti carte che rinviano alla natura e sintetizzano la trentennale ricerca creativa dell’artista, che si è fatto conoscere e apprezzare per il suo linguaggio concettuale e minimalista. Rolando Deval ci consegna mappe e carte geografiche interiori, che sono il frutto di silenziose investigazioni, di personali esplorazioni fisiche e mentali, tracce di un mondo intimo che si confronta con la terra. La sua ricerca è fatta di piccoli mutamenti, frutto di lunghe e approfondite riflessioni, in controtendenza con un’epoca riassuntiva e semplificante. E proprio la semplificazione è la tragica chiave di lettura di uno dei grandi problemi culturali del mondo attuale. Con le opere di Deval ci troviamo di fronte a un atteggiamento opposto, di scavo, di penetrazione, al tentativo di raggiungere un senso che il più delle volte è difficile, forse impossibile da rintracciare. Con lui l’arte contemporanea si conferma strumento di riflessione, attivatrice di emozioni, voce interiore che parla al mondo.

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