Inserito tra le iniziative di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, nel mese di giugno entrerà nel vivo la seconda edizione de Il Mantello di Arlecchino, un progetto di teatro e arte visuale che si sviluppa grazie ad un processo di partecipazione e che coinvolge attivamente la cittadinanza. Saranno infatti gli abitanti di Bergamo e di Brescia, donando le loro camicie o le loro magliette, a contribuire alla realizzazione dell’opera Waves dell’artista finlandese Kaarina Kaikkonen e ancora diventando parte della “tifoseria artistica” nello spettacolo La Partida della coreografa catalana Vero Cendoya, che vedrà in campo la storica rivalità tra Bergamo e Brescia.
Kaarina Kaikkonen, artista contemporanea che da anni opera con grandi interventi di arte urbana e relazionale, ha scelto Bergamo e Brescia come sede espositiva delle sue iconiche installazioni. Waves si presenta come un grande progetto unitario che in onore di Bergamo Brescia Capitale della Cultura apre le porte delle due città ad una realtà internazionale capace di rafforzare il legame cittadino tra individui, comunità e luogo. Colpite in modo violento dalla pandemia, le due città sono diventate per l’artista un punto nodale della sua ricerca sulla rinascita e lo scorrere della vita anche in situazioni estreme e post-traumatiche. Le installazioni scultoree di Kaarina prevedono l’utilizzo di camicie, magliette e t-shirt, abiti che, a contatto con la pelle, hanno assorbito momenti piacevoli e tristi e hanno altresì mantenuto la propria solitudine.
Il Palazzo dell’Ex Centrale telefonica di Via Tasso, nel quartiere di Borgo Pignolo a Bergamo, dal 4 giugno fino a metà settembre presta la sua facciata per diventare sede di Waves of Life, installazione artistica realizzata con il contributo dei cittadini di Bergamo che nei mesi scorsi, attraverso una “raccolta porta a porta”, hanno donato camicie vecchie e nuove, di vari colori e tessuti. La facciata del Palazzo si presenterà colma di storie, camicie appese alla sua struttura a formare una catena di ricordi e relazioni, simbolo dello scorrere della vita, del tempo, del suo continuo fluire da una dimensione intima ad una più estesa.
La Chiesa di Borgo Trento, Brescia, dall’11 giugno fino a metà settembre diventerà parallelamente sede di Reaching Light, che si espande ad una dimensione ancora più intima ed eterogenea, con unità artistiche formate da camicie e magliette donati dalla comunità bresciana. L’installazione vedrà l’intero edificio diventare la radice per la formazione di un fiore, che crescerà all’esterno della struttura, innalzandosi verso l’alto per cercare la luce e poter sbocciare. Le opere di Kaarina Kaikkonen sono curate da Giovanni Berera in collaborazione con Elisa Muscatelli.
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